Se non avessi saputo in anticipo che tipo di film è Big Man Japan, probabilmente sarei rimasto totalmente spiazzato e perplesso. E forse non sarei arrivato alla fine del film, considerato quanto noiosa sa essere la prima mezzoretta, ma andiamo con ordine.
Scritto, diretto e interpretato da Hotoshi Matsumoto, Big Man Japan è quello che in inglese chiamano un mockumentary, vale a dire un film impostato come un documentario, ma totalmente di finzione in realtà. Il tema del documentario in questione è la vita di Masaru Daisato, che è un uomo un po' sfigato se vogliamo, separato dalla moglie e che vede la figlia molto raramente, e che di lavoro fa il super eroe: seguendo la tradizione di famiglia che vide suo nonno e suo padre fare lo stesso prima di lui, Masaru si trasforma nel gigantesco Big Man Japan per difendere il Giappone dall'invasione dei mostri più assurdi e improbabili.
Come già scritto, la prima mezzoretta è abbastanza noiosa e segue Masaru nella sua vita di tutti i giorni, ma non appena appare su schermo Big Man Japan, il film si arrende finalmente alla follia insita nel soggetto e diventa definitivamente una parodia del genere di mostroni, robottoni e super-cosi assortiti e di cui fanno parte gemme come Megaloman.
In tutto e per tutto un B-Movie moderno, Big Man Japan è adorabilmente assurdo e originale e difficilmente paragonabile a qualsiasi altro film. Il finale poi è da lacrime agli occhi dal ridere e, ovviamente, del tutto fuori di testa. È un piccolo cult di nicchia che probabilmente non piacerà a tutti, ma splendido per chi riuscirà a entrare in sintonia con la sua assurdità.
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