9 novembre 2003

Nihon! Nihon!

Così urlano migliaia di voci (prevalentemente femminili) durante le partite della nazionale nipponica ai mondiali di pallavolo in corso qui a Tokyo.
E c'è pure la commentatrice cretina (e carina) che piange in diretta!!!
Amo questo paese.

Che palle.

La connessione di questo albergo è veramente una chiavica.
Oggi non riesco nemmeno a inviare la posta elettronica.

La televisione.

Sto guardando un po' di tv (sì, giusto guardando) e ci sono due cretini che suppongo siano due comici.
Ora, uno dei due indossa una maglia di squadra di calcio... della Lazio, per l'esattezza. Sì, la Lazio. Mi viene da chiedermi... perché?! Ma già so che questo mio quesito non troverà mai risposta.
Ah, hanno appena passato la pubblicità di Siren, nuovo gioco deppaura per PS2. Sembra caruccio.
Più in generale, per quanto sono riuscito a capire, la qualità della tv giapponese è veramente ridicola, anche se, ovviamente, non ai livelli di quella italiana (penso il primato italico sia inarrivabile).
Il palinsensto di solito prevede, a rotazione: soap opera con una recitazione degna della telenovela piemontese dei tempi di Mai dire TV, talk show con ospiti che parlano (ovviamente) e mangiano, sport (baseball o calcio, di solito... e anche il sumo!!!) o film stranieri.
L'aspetto culinario della tv è qualcosa che salta all'occhio di chiunque guardi la tv giapponese. Anche se il programma non sembra avere nulla a che fare con il cibo, è assicurato che, prima o poi, presentatori e ospiti si siederanno a tavola e mangeranno tutti insieme, oppure avranno una parte del programma dedicata alla cucina,
Come adesso: stanno passando dedicato ai cani. Beh, c'è stata la parte in cui hanno fatto pausa e hanno mangiato tutti insieme (no, non con i cani). E il bello è che non c'entrava assolutamente niente!
A ognuno il suo: a noi le Letterine e le Veline, ai giapponesi il sushi e il sashimi.
Altro fatto televisivo completamente folle sono gli spot pubblicitari. Anche senza capire una parola, è evidente la pazzia insita in questo popolo. Dovrei registrarle, alcuni spot sono veramente bellissimi.

2 novembre 2003

È Natale!

Beh, quasi.
Però i giapponesi non sembrano esserne al corrente. Venerdì notte, mentre tornavo a casa dopo una piacevole sessione alcolica in compagnia di amici, abbiamo notato (io ed Emiliano, il traduttore spagnolo) che i giapponesi erano già al lavoro per mettere degli alberi natalizi in strada e addobbare la città con festoni e lucine varie.
Ed era il 1° di novembre! Ormai dovrei sapere che ai giapponesi non piace perdere tempo... ma due mesi in anticipo...
O magari è così in tutto il mondo, e sono io che dico cazzate. Possibile, eh.

Ieri sono andato con Mathieu ad Asakusa, zona di Tokyo di cui vi avevo parlato già in precedenza.
Devo ammettere che non me la ricordavo così bella. Sarà che stavolta siamo arrivati lì intorno alle tre del pomeriggio, e che quindi le strade erano più trafficate e i negozi erano ancora aperti, ma quella di ieri è stata una splendida passeggiata nel Giappone più a misura d'uomo, senza luci abbaglianti, megaschermi sui palazzi che sparano musica e slogan pubblicitari a tutto volume e migliaia di persone che attraversano la strada.
Allegherei delle foto, se ne avessi voglia. Ma dato che non ne ho voglia, non ne allego.
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