24 settembre 2004

Attenzione ai dettagli

Penso che i giapponesi siano, tra tutte le popolazioni che mi è capitato di conoscere, quelli più fissati con la moda e le marche.
Attenzione, però. Questo non significa che vestano bene e che abbiano buon gusto. Significa solo che, se possono, non lesinano denaro su accessori costosissimi e che facciano scena, per così dire.

Per esempio, qualche giorno fa mi sono imbattuto in un gruppo di tre ragazzi, a occhio studenti. Erano tutti vestiti sullo straccione andante. Uno particolare ha attratto la mia attenzione. Indossava una maglietta bianca squallidissima e un paio di pantaloni verdi di un tessuto non identificabile. Il taglio dei pantaloni era veramente insulso... il mio pigiama è più trendy.
Ma il tocco di classe era la borsetta da donna di Louis Vitton che il giovine portava a tracolla con orgoglio.

Se invece di spendere un fottio di denari per una borsetta da donna si fosse comprato un paio di pantaloni decenti...

15 settembre 2004

Un popolo di lavoratori

In Giappone esiste un'occupazione per chiunque, anche per l'ultimo stronzo che passa per strada... o quasi.

È bellissimo camminare per strada e vedere i giapponesi al lavoro. Ci sono varie caratteristiche che saltano all'occhio, tutte più o meno divertenti. Eccovene qualcuna in ordine sparso.

- Di solito i giapponesi lavorano in branchi più o meno numerosi.

- Di solito c'è almeno un capo che osserva e dirige il lavoro degli altri.
Per esempio, l'altro giorno sono andato in pausa pranzo a mangiare in un grattacielo vicino all'ufficio, l'NS Building. Al 29° piano c'è una specie di ponte che collega i due lati del palazzo; il ponte ha pareti e tetto in vetro.
Mentre eravamo lì, c'erano tre operai intenti a pulire il tetto del ponte... dall'esterno!!! Tralasciando il rivolo di sudore freddo che mi scendeva lungo la schiena al solo guardarli, non ho potuto fare a meno di notare lo schieramento dei tre: due inginocchiati intenti a pulire il vetro e uno, al sicuro su una pensilina, che li osservava con fare distratto.

- Di solito c'è almeno un lavoratore che svolge una mansione di totale inutilità.
Un paio di divertenti esempi pratici. Tutte le mattine passo all'interno di un centro commerciale per arrivare in ufficio. Ci sono due serie di tre rampe di scale mobili da fare lungo la via. Ieri una delle rampe era sotto manutenzione. Ovviamente l'accesso alla scala mobile era bloccato da delle transenne, ma, visto che la sicurezza non è mai troppa, in cima alle scale c'era anche un simpatico omino che chiedeva scusa per il disservizio e indicava la via verso le scale mobili funzionanti.
Lungo la strada che faccio tutte le mattine per arrivare alla stazione di Shibuya c'è un palazzo in costruzione. Stamattina dovevano dare gli ultimi ritocchi al piano terra, quindi gli operai avevano transennato parte della strada per avere maggior spazio per terminare i lavori. Queste transenne causavano, ovviamente, un restringimento della carreggiata. Beh, il tratto transennato non era più lungo di una decina di metri e c'erano ben quattro omini, muniti di bandierine rosse e bianche a regolare il traffico. Peccato che la strada sia a senso unico...

Uhm... al momento non mi viene in mente altro, ma non mancherò di aggiornarvi nel caso dovessi ricordarmi qualche altro aneddoto divertente. Mata ne.

14 settembre 2004

Qualcosa da raccontare.

Finalmente.

La scorsa settimana è stata noiosa, molto. In ufficio c'è stata una noia mortale, la stanchezza si è fatta sentire e non ci sono stati eventi di particolare rilevanza nemmeno al di fuori dell'ambiente lavorativo.

Il fine settimana e il lunedì hanno invece regalato diverse cose che vale la pena di raccontare.

Partiamo da sabato sera.
Sono stato invitato, insieme a Mathieu ed Emiliano, a casa di Arnaud, un nostro amico francese. Lui vive a Nishi-eifuku, stazione che si trova sulla Inokashira Sen. La zona è molta bella e, a quanto pare, molto cara. E infatti casa di Arnaud si è rivelata davvero carina, non particolarmente grossa, ma arredata con gusto moderno, pulita e comoda. La condivide con un altro ragazzo francese che, a dirla tutta, è quello che "paga" la casa. "Paga" tra virgolette perché, in realtà, è la ditta per cui lavora a pagarla, mentre Arnaud dà una tantum al suo amico tanto per.
Gli invitati alla festa erano in gran parte ragazzi francesi e ragazze giapponesi. La cosa che saltava subito all'occhio era la totale assenza di ragazzi giapponesi. Non so bene a cosa fosse dovuto, ma è stata una coincidenza, sempre che di coincidenza si possa parlare, piuttosto buffa.
La serata è stata ottima, con molto alcool e molte chiacchiere e alcune situazioni bizzarre.
L'evento clou si è verificato dopo mezzanotte quando una ragazza giapponese piuttosto carina, con cui avevo già scambiato qualche parola nel corso della serata, è venuta a sedersi vicino a me. Di lì, è stata una continua chiacchiera culminata con... un casto scambio di indirizzi e-mail e una ripromessa di vederci quanto prima.
Se tutto va bene dovremmo vederci questo venerdì sera... speriamo bene...

Domenica, in preda al mal di testa da alcool, sono andato con David a mangiare il cheese ramen a Ebisu. Questa è una variazione del classico ramen giapponese, con l'aggiunta di una montagna di formaggio grattuggiato in mezzo alla zuppa e senza carne di maiale.
Inutile dire che era OT-TI-MO. Faceva anche un caldo porco, e la zuppa calda non ha aiutato di certo. Vabbé, ne è valsa la pena però.

Lunedì sera invece ho ricevuto una splendida e-mail di lavoro che mi informava dell'offerta di contratto di due mesi per una traduzione... in Germania... a Francoforte...

Inutile dire è stato uno dei migliori fine settimana degli ultimi tempi ^^

6 settembre 2004

Euforia sismica

Direi che questo mio terzo soggiorno in terra giapponese finora è stato contraddistinto soprattutto dal numero di terremoti che si sono verificati da quando sono arrivato. In meno di un mese ce ne sono stati già quattro.

Nella sola giornata di ieri ce ne sono stati due. Uno intorno alle 7 di sera, di cui io non mi sono accorto, ma che una mia amica ha sentito mentre eravamo in un locale a mangiare, e l'altro intorno a mezzanotte. Il secondo è stato piuttosto forte e lungo. Devo dire che, per quanto in Giappone ci si senta abbastanza al riparo dal rischio terremoti, stare in un palazzo (la mia camera d'albergo sta all'ottavo piano) che balla per circa un minuto com'è accaduto ieri sera è un'esperienza decisamente poco piacevole.

Subito dopo il terremoto, ho acceso la tv per vedere se c'era stato qualche danno. Fortunatamente, pare che non si sia fatto male nessuno, ma tutti i canali davano notizia dell'emergenza tsunami che interessava le coste sud-orientali dell'isola principale del Giappone (uhm... Hokkaido?).

L'intensità del sisma era, secondo la scala giapponese, 5- su un massimo di 7.

1 settembre 2004

[Terremoti] Bollettini

Stamattina, poco prima di pranzo, abbiamo registrato una lunga scossa sismica di bassa intensità.

Nessun danno registrato a cose, persone e agli indumenti intimi di quest'ultime.
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