30 maggio 2011

The Crazies

Prendiamo fiato insieme per leggere il titolo italiano: La città verrà distrutta all'alba. Lo so, non è stato facile, ma ce l'abbiamo fatta.

Questo film del 2010 è un remake della pellicola omonima di Romero, che fa da produttore in questo caso, del 1973 e che io non ho mai visto. Mi dicono non fosse poi tutto 'sto granché ed è quindi un po' a sorpresa che questo nuovo The Crazies si rivela un gran bel pezzo di horror.
La storia è quella di una tranquilla cittadina rurale americana che diventa lo sfortunato teatro di una serie di bizzarri e mai visti prima casi di follia omicida, prima isolati e poi sempre più diffusi. Senza rivelare troppo della non certo originale trama, il film regalerà tensione, sbudellamenti e complotti governativi nelle giuste quantità.

Proprio perché il materiale di origine non era certo tra i lavori migliori di Romero, The Crazies sorprende per la sua ottima qualità. Il regista Eisner gira un film solido e ben ritmato e dosa con mestiere gli spaventi e la tensione, senza mai esagerare e scadere nello scontato. Il film è visivamente ben realizzato, piacevole da guardare, con un cast solido e non ha un momento sprecato o banale per tutta la sua durata. Io non sono un amante dei film horror generalmente, ma ho apprezzato tantissimo The Crazies, forse perché punta più sulla tensione e il ritmo più che sulla paura e perché gestisce in maniera eccellente la questione delle origini del virus e dell'intervento del governo per contenere l'epidemia.

8 maggio 2011

Winter's Bone

Ree è la protagonista diciassettenne di Un gelido inverno, film indipendente co-sceneggiato e diretto da Debra Granik. La ragazzina è la colonna portante della sua famiglia: il padre è sparito in seguito alle accuse di essere un fabbricante di metanfetamina, la madre è poco più di un vegetale, non parla e non reagisce agli stimoli esterni in seguito a un non meglio precisato trauma e tocca a Ree accudire il fratellino e la sorellina. La famiglia vive sull'Altopiano di Ozark in una comunità chiusa e ostile, un mondo così alieno per i forestieri da sembrare quasi irreale. Se le cose non fossero già abbastanza dure, Ree e la sua famiglia rischiano di perdere la loro casa se il padre non si presenterà in tribunale da lì a pochi giorni... oppure se si avrà la conferma ufficiale della sua morte.

Ree, interpretata dalla bravissima Jennifer Lawrence, combatte in un mondo di adulti nel quale persino i famigliari sono dei nemici potenziali. La ragazza si scontra con un misto perverso di solidarietà e ostilità che sembra sempre a un passo dallo sfociare nella violenza. La regista dirige quello che inizialmente sembra un dramma famigliare, ma che poi si avventura con successo dalle parti del thriller noir. Spinta da una forza interiore incrollabile e da una tragica mancanza di alternative, Ree non si arrende e lotta per il bene dei suoi fratelli e di sua madre.

Sebbene i toni siano cupi e a tratti deprimenti, la storia di Ree comunica un velato e inaspettato messaggio di speranza e calore famigliare. Il film è intenso e, manco a dirlo, decisamente consigliato. Basta non pensare di farsi delle grasse risate mentre lo si guarda.

3 maggio 2011

Easy A

Cominciamo il post con la solita lamentela per il titolo "italiano", Easy Girl, che fa perdere il riferimento a "La lettera scarlatta" e usa il solito triste inglesismo per attirare i tordi? Ma no, dai.

Easy A è una commedia giovanile omaggio ai grandi classici del maestro del genere, John Hughes, ma anche a perle come "Schegge di Follia" e, perché no, "Pump Up The Volume". La protagonista è Olive, una diciassettenne che fa l'errore di raccontare a un'amica di aver un appuntamento con uno studente universitario immaginario pur di non andare in campeggio con lei e la sua famiglia. Da questa bugia innocente scaturisce una tempesta di menzogne di cui piano piano Olive si ritroverà prigionera suo malgrado e che coinvolgerà l'intera scuola.

Easy A è decisamente un film indovinato in tutti i suoi aspetti: il cast di personaggi di supporto è splendido, con in testa la famiglia di Olive che spicca per la presenza di un sempre meraviglioso Stanley Tucci che è dio qualsiasi cosa gli dicano di fare, la sceneggiatura combina perfettamente il racconto in flashback con i passi al presente, e l'umorismo è sempre piacevole senza mai scadere nel greve o scontato. Ma quello che lo eleva al di sopra della concorrenza è la presenza di Emma Stone nel ruolo di Olive, che si conferma bellissima e bravissima al suo primo ruolo da protagonista in un film di una certa importanza.
Easy A ricattura alla perfezione lo spirito di film come "Un compleanno da ricordare" e "Breakfast Club", modernizzandolo e adattandolo ai nostri tempi. Non solo, riesce anche a fare riferimento a "La lettera scarlatta" contestualizzando il famoso libro in una storia che, solo all'apparenza, non ha nulla a che spartirci.

Insomma, Easy A è uno di quei film che guardi con il sorriso stampato sulle labbra dall'inizio alla fine e che ti lascia di buon umore per il resto della serata.
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