21 marzo 2010

Love Exposure

237 minuti. Non che non ci siano altri motivi per parlare di Love Exposure (愛のむきだし in lingua originale), ma quattro ore (arrontodiamo per eccesso visto che si perde un po' di tempo per inserire il secondo DVD) di film non passano certo inosservate. Ovviamente non si è obbligati a spararsi tutto il film in una volta sola, ma Love Exposure riesce incredibilmente a mantenere l'interesse vivo e lo spettatore sveglio per tutta la sua lunga durata. Nota di colore: il montaggio iniziale del film era di sei (!!!) ore, ma dopo svariate discussioni con i produttori, il regista lo ridusse alle quattro ore attuali.

Scritto e diretto dal regista e scrittore giapponese Sion Sono, il film è fondamentalmente una storia d'amore, ma è condita da altri temi come, in ordine sparso, la famiglia, il sesso, il travestitismo, la religione (cattolica, in questo caso), le sette, il peccato, il senso di colpa e l'arte della fotografia upskirt, con spruzzate di kung fu e gore qua e là.
Sopra le righe in praticamente tutti i suoi elementi, riesce a divertire ed essere angosciante, a far ridere e a commuovere, a trascinare in una vicenda così improbabile da essere perfettamente credibile e assurdamente verosimile. È una giostra di emozioni, generi e temi, ma parlarne non gli rende giustizia. Love Exposure è un film particolare che probabilmente non piacerà a tutti, ma è anche, senza ombra di dubbio, una pellicola fuori dal comune per i temi trattati e per il modo con cui sono affrontati. Va visto, fosse solo per il gusto di potersi vantare di aver visto un film di quattro ore ed essere sopravvissuti per poterlo raccontare.

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