Ecco, basterebbe questo per recensire il nuovo lavoro di questo regista, ma visto che ho voglia di scrivere ancora un po', ne parlerò in maniera un attimo più approfondita.
Co-scritto da Anderson insieme a Roman Coppola (co-autore anche dello splendido The Darjeeling Limited sempre insieme ad Anderson), Moonrise Kingdom è ambientato sull'isola di New Penzance in New England durante l'estate del 1965 (per la cronaca, New Penzance non esiste, ma esiste Penzance in Inghilterra, in Cornovaglia per la precisione). I protagonisti sono Sam e Suzy, due bambini più maturi di quanto non riveli la loro giovane età che decidono di fuggire insieme per coronare il loro sogno d'amore e lasciare una vita che rifiutano e un ambiente famigliare che è loro alieno
Come da tradizione di Anderson, il film è costellato di immagini e personaggi che mettono sempre alla prova la sospensione d'incredulità dello spettatore. Se da una parte le persone che gravitano attorno alla vicenda dei due protagonisti sono sempre verosimili e credibili nel loro essere persone, dall'altra hanno sempre una dimensione, un aspetto che li rende al limite dell'incredibile. Sta a noi spettatore decideri se stare al gioco di Anderson e lasciarci trasportare in un mondo e in una vicenda da favola moderna. Sotto questo punto di vista Anderson è sempre stato un regista "difficile" che può non piacere a tutti. Anche in Moonrise Kingdom il regista americano sembra quasi voler irritare apposta il pubblico con una messa in scena e una cinematografia smaccatamente "indie". È uno scoglio che alcuni potrebbero trovare insormontabile, mentre tutti gli altri troveranno un film che sì rapisce e trasporta come solo Anderson sa fare, ma che ha anche qualche perdita di ritmo.
Il film funziona a meraviglia quando a schermo ci sono Sam e Suzy, personaggi di carisma e forza di volontà invidiabili. È impossibile non fare il tifo per loro, anche quando le cose prendono l'inevitabile piega assurda. Le cose convincono meno quando sono gli altri personaggi a essere in scena, nonostate le ottime prove di tutti gli attori (menzione speciale per il cugino Ben di Jason Schwartzman, personaggio e attore MERAVIGLIOSI). Nonostante il ritmo altalentante, Moonrise Kingdom è un film adorabile e godibile nella migliore tradizione della cinematografia di Anderson. Non sarà per tutti, ma rimane un bellissimo film di un autore originale e particolare.
P.S. Il film in Italia uscirà il 5 dicembre 2012.
2 commenti :
Secondo me funzionano benissimo anche le scene con Edward Norton e Bruce Willis. Ma è vero che a volte, specie nella seconda parte, il ritmo rallenta un po' troppo.
Io ho trovato che funzionassero meno, ecco. Probabilmente perché le parti coi bambini sono così belle e coinvolgenti che le altre fanno una brutta figura al confronto.
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