17 luglio 2012

Drive


Ci ho messo un po', ma alla fine sono riuscito a vedere anch'io Drive, e minchia se ne è valsa la pena.

Comunque, dicevamo, Drive. Leggi la trama e sai più o meno cosa ti aspetterà: il protagonista è uno stuntman di Hollywood che, nel tempo libero e per arrotondare, fa da Autista freelance per i rapinatori di Los Angeles (no, la A maiuscola non è un errore, quello è anche il nome del personaggio, visto che nel film non ci dicono mai come si chiami davvero). C'è la bella di turno, vicina di casa del protagonista con un figlio a carico, e ovviamente c'è una rapina che va male come peggio non potrebbe fare. Il minimo sindacale per un film di genere, un bel noir d'azione vecchio stampo. E invece no, perché Drive non è quello che ci si aspetta, o comunque non del tutto.

Alla fine gli ingredienti del film d'azione ci sono tutti, ma sono gestiti in maniera così particolare da far sembrare Drive quasi una pellicola differente. L'azione c'è, non è che non, ma è rara e improvvisa e ti prende a calcagnate sul cranio quando meno te lo aspetti (chiedete al signore nell'ascensore per maggiori informazioni), ed è così intensa, violenta e viscerale che ti rimane dentro al punto che sembra di stare guardando un film molto più movimentato di quanto non sia in realtà. Sì, perché alla fine Drive non è un film poi così ricco di sequenze di azione una dietro l'altra, è "solo" un film girato così bene, ma così bene che ti fa sbrodolare sullo schermo e ti fa riempire le sequenze più tranquille con l'attesa per quello che inconsciamente sai che arriverà prima o poi.

Refn è riuscito a fare di Drive un film artistico d'azione, o un film di azione artistica se preferite, e il risultato è una cosa meravigliosa e fichissima nonostate una sceneggiatura che, diciamocelo, puzza un po' di stantio. Come se non bastasse, la colonna sonora è splendida e gli attori sono tutti uno più bravo dell'altro, con Ryan Gosling nella parte dell'Autista che fa quella faccia lì da Ryan Gosling che pure agli uomini eterosessuali viene quasi voglia di strapparsi le mutande di dosso per tirargliele. Insomma, Drive è uno di quei film da comprare in Blu-ray e da guarda ogni tanto per ricordarsi che al mondo ci sono anche cose belle belle in modo assurdo.

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