7 maggio 2012

Rare Exports: A Christmas Tale


Prima di vederlo, di Trasporto Eccezionale - Un Racconto di Natale (questo il titolo italiano) sapevo solo che è, guarda un po', un film che ha a che fare col Natale, che è finlandese e che, in quanto tale, è folle (i finlandesi sono tendenzialmente pazzi, si sa). Consigliatomi da un amico che di solito di cinema ne capisce, l'ho affittato sulla fiducia, senza andare a documentarmi meglio su quanto avrei visto. E dopo averlo visto, sono sempre più convinto che i finlandesi taglino la neve e il ghiaccio con roba buonissima.


Bisogna ammettere che Rare Exports ci mette un po' a ingranare, e per un film che dura 80 minuti circa non è esattamente un pregio. Tutta la parte introduttiva del film che prepara lo spettatore per il gran finale è un po' farraginosa  e gli elementi narrativi sono centellinati e nascosti tra i dialoghi bruschi tra i protagonisti, in particolare tra il piccolo Pietari e suo padre Rauno, ma quando il film finalmente prende un buon ritmo, c'è di che divertirsi. La trama all'inizio è piuttosto oscura: si sa che c'è un monte oltre una recinzione, e che nelle profondità di questa montagna si nasconde qualcosa di molto prezioso e probabilmente pericoloso che un tizio anzianotto non vede l'ora di recuperare. Poco distante dall'area vive una comunità di cacciatori e macellai che gradiscono poco le esplosioni di dinamite, soprattutto quando scoprono che tutte le renne della zona, la loro fonte principale di sostentamento e guadagno, sono morte, massacrate da non si sa bene quale animale feroce. Ma mentre gli adulti sono impegnati a cercare di vendicarsi della compagnia a capo dei lavori sulla (e nella) montagna, convinti che sia al centro della vicenda, il piccolo Pietari ha capito chi è il vero responsabile e cerca in tutti modi di avvertire i grandi.

Rare Exports riprende la struttura classica del film di avventura con bambini protagonisti, come Super 8 e The Goonies per esempio, e la reinterpreta in chiave horror. Gli spaventi non sono molti a dire la verità, così come non lo sono le scene cruente, ma c'è una sottile atmosfera di inquietudine che serpeggia per tutto il film. Sarà anche perché al centro di tutto il casino c'è Babbo Natale che emerge dai racconti e dalle leggende che Pietari legge con tanto interesse come una figura più simile al Dracula di Bram Stoker che non al panzone pacioccoso della Coca Cola. Rare Exports è un film originale e creativo, realizzato con grande attenzione e cura in tutti i dettagli, con una splendida fotografia, quell'umorismo auto-ironico che non guasta mai e un finale spettacolare.

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