10 giugno 2010

Breathless

Che genere di film sia Breathless lo si capisce sin dalla primissima scena: un uomo sta picchiando per non si sa quale motivo una donna in mezzo alla strada. Arriva un altro uomo, il protagonista Sang-Hoon, in aiuto della donna e pesta il primo tizio; poi prende a schiaffi la ragazza e le chiede perché si lascia trattare così per poi finire colpito in testa alle spalle. Cut, scena successiva.

Scritto, diretto, interpretato e prodotto da Yang Ik-Joon, all'esordio alla regia, questo film coreano del 2009 è uno di quelli quasi dolorosi da guardare da quanto tormentati sono i suoi personaggi e quanto violenta e cruda è la vicenda narrata. Sang-Hoon lavora per un società di recupero crediti ed è bravissimo perché non si fa remore di nessun tipo a gonfiare di botte e insultare chiunque; ma non lo fa per piacere, lo fa perché non sembra essere in grado di rapportarsi in nessun altro modo con gli altri, persino con i suoi famigliari e il nipotino di 3 anni. È un personaggio perfetto per essere odiato, violento e indisponente, ma con alle spalle un passato tormentato che giustifica, seppure solo in parte, la sua personalità. Sarà l'incontro/scontro con Yeon-Hue, una studentessa delle scuole superiori con la sua storia di violenza domestica, a dare inizio a un percorso di redenzione per entrambi, alla ricerca di quel calore umano che manca dalle loro vite, l'unica cosa in grado di salvarli dalla disperazione e l'autodistruzione.

Nonostante pecchi di inesperienza in alcuni frangenti, Yang Ik-Joon dirige un film incredibilmente solido, il cui unico vero difetto è forse la lunghezza di 130 minuti che poteva essere inferiore. Ciò non toglie che Breathless racconti in maniera meravigliosamente dolorosa e toccante di un ciclo di violenza domestica che si avvolge su stesso e che va a influenzare le vite di tutti i coinvolti. Ik-Joon e Kot-bi Kim nella parte della ragazzina sono bravissimi e comunicano con grande efficacia il tormento interiore dei loro protagonisti e caricano di significati le parolacce che riempono i loro dialoghi. E Sang-Hoon e Yeon-Hue sono due protagonisti che lasciano il segno, un po' come Mia di Fish Tank, e che elevano Breathless al rango di piccola grande, e imperdibile, gemma cinematografica.

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