18 dicembre 2009

A caccia di demoni

"Porca puttana, sono morto." "Oh cribbio, 'sto mostro che fa?" "Ecco, sono morto di nuovo." "Madonna, quanto è grosso questo! [SPLAT]"

Ecco, questo è solo un piccolo campionario delle esclamazioni che si pronunciano giocando a Demon's Souls, gioco esclusivo per PlayStation 3, sviluppato da From Software, pubblicato in America da Atlus e per il quale ancora manca una data di uscita europea, ma dato che la PS3 non ha blocchi territoriali per i giochi, si può tranquillamente giocare con la versione yankee.

Demon's Souls è un GdR d'azione che per molti versi può essere considerato un Dungeon Crawler. Si crea un personaggio, si guadagnano anime uccidendo i vari nemici e poi le si usa per guadagnare livelli e diventare più potenti. Niente di nuovo fin qui.
Il mondo di DS è suddiviso in cinque aree principali divise a loro volta altre sotto-zone, accessibili in sequenza dopo aver eliminato il boss alla fine di ognuna di esse. La particolarità di Demon's Souls risiede nella non linearità dello sviluppo del gioco: l'unica tappa obbligata è il primo livello, dopo di che si può scegliere quale delle altre aree affrontare. E come ogni buon Dungeon Crawler che si rispetti, si può tornare quante volte si vuole in ogni area per uccidere mostri a ripetizione per ottenere anime, oggetti e quant'altro.

L'altra particolarità di DS è rappresentata dalla sua difficoltà. Va detto che non è così difficile come si legge in giro, ma è sicuramente più impegnativo della media dei giochi attuali. I combattimenti sono sempre impegnativi e il rischio di morire per una disattenzione è sempre presente, ma non è per niente un gioco "impossibile". Personalmente ho trovato più difficili i Ninja Gaiden, per dire. Quello che rende DS ai limiti del sado-masochismo videoludico è il fatto che morendo si perdono tutte le anime che si avevano con sé in quel momento e l'unico modo per recuperarle è tornare sul luogo della nostra dipartita e toccare la nostra macchia di sangue. Peccato che morendo saremo trasportati all'inizio del livello e che rinasceranno TUTTI i mostri del livello, incluso quello che ci ha segato pochi istanti prima, e che le anime saranno perse definitivamente se moriremo prima di raggiungere la nostra macchia di sangue.

In DS è implementata anche una particolare funzione online. Nel nostro mondo vedremo macchie di sangue che, se cliccate, ci mostrano come è morto il povero giocatore in quel punto, ottimo modo per sapere cosa ci aspetta più avanti. Giocando si vedono anche delle sagome ectoplasmiche di giocatori che sono nel nostro stesso livello. L'interazione tra i giocatori avviene attraverso dei messaggi di aiuto che è possibile lasciare in qualunque punto dei livelli. Se si è in forma corporea (ah già, se si muore si diventa un'anima e per resuscitare bisogna uccidere un boss o usare una pietra apposita) si può invocare altri due giocatori in forma di fantasmi blu nel nostro mondo per farci aiutare, ma contemporaneamente il nostro mondo potrà essere invaso da un giocatore, sotto forma di fantasma nero, che tenterà di ucciderci per appropriarsi delle nostre anime.

Demon's Souls è un gioco vecchio stile per molti aspetti: è difficile, complicato, con meccaniche di gioco e segreti oscuri, ma che è anche in grado di regalare ore e ore di divertimento grazie a un sistema di combattimento semplice, ma efficace, a una lunga lista di armi ed equipaggiamento assortito da collezionare e un'atmosfera splendida. DS è senza dubbio uno dei giochi migliori di questa generazione di console, ma potrebbe risultare ostico a molti. Tutti gli altri si ritroveranno tra le mani una piccola gemma che merita di essere provata.

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