28 novembre 2010

Shutter Island

La Logorrea, con la L maiuscola, quella che a volte si impadronisce di persone insospettabili come giopep. Oppure di registi come Martin Scorsese, che in Shutter Island si lascia prendere un po' la mano e allunga quello che, con qualche taglietto qua e là in più, sarebbe stato un ottimo film.
Non che così com'è Shutter Island sia brutto, intendiamoci, del resto c'è Leonardo Di Caprio che a me, come attore e anche un po' anche come uomo, piace da impazzire, e poi cribbio, c'è Max von Sydow che mette angoscia solo a guardarlo, però ci sono stati momenti in cui ho sentito che la sceneggiatura la stesse tirando troppo per le lunghe.

Shutter Island è un thriller che non arriva a spaventare, ma riesce nell'intento di mettere a disagio con la sua atmosfera e con i suoi personaggi malati, ma malati per davvero visto che il film è ambientato in una struttura psichiatrica che "ospita" criminali psicopatici di varia natura. L'ospedale e l'isola su cui esso si trova sono poi due personaggi a parte, espressivi e inquietanti come e quanto le persone che li abitano.

Lunghezza a parte, non c'è niente che non vada in Shutter Island e, pur senza essere un film che passerà alla storia del cinema, si lascia guardare con piacere ed è in grado di regalare più di un brivido.

6 commenti :

adsadsdas ha detto...

A volte?

Unknown ha detto...

un'angoscia provata raramente. ma di solito non apprezzo quando mi si rigira la frittata in faccia troppe volte e infatti il finale m'ha lasciato abbastanza meh. per quanto, certo, proseguire la storia "per come sembrava" avrebbe forse aperto a finali anche molto peggiori :D

Unknown ha detto...

Infatti il finale è la parte che mi ha lasciato più soddisfatto, soprattutto gli ultimi minuti. Il rischio di finisse tutto in vacca c'era eccome, e invece sono riusciti a mantenere una certa coerenza e logica.

Ah, giopep. :*

adsadsdas ha detto...

Sarà che il finale l'ho sgamato dopo due secondi dall'inizio, tipo appena sono scesi dalla barca, ma io non ho visto tutti 'sti ribaltamenti di frittata.

Fra l'altro, la cosa veramente figa del finale, è che lui quando si alza fa abbastanza capire che sa perfettamente cosa sta facendo e lo fa apposta, perché ormai è l'unico modo che ha per "fuggire".

Almeno, io l'ho vista così.

Unknown ha detto...

Io il finale lo avevo intuito, ma non ne avevo la certezza, Scorsese sotto questo punto di vista è stato piuttosto bravo a nascondere le carte.

E sul significato degli ultimi minuti sono d'accordo con te, giopep.

adsadsdas ha detto...

"Io il finale lo avevo intuito, ma non ne avevo la certezza, Scorsese sotto questo punto di vista è stato piuttosto bravo a nascondere le carte."

Eh, ma non è questione di quanto sei bravo, è che a volte, semplicemente, ti colpisce come una sassata all'inizio e fine, lo sai. Per dire, m'è successo anche coi Soliti Sospetti, mentre Il sesto senso e The Others mi hanno fregato (ma ricordo che la Rumi aveva sgamato subito The Others). :D

Per inciso, secondo me di questi quattro film solo uno ci perde davvero tanto, oserei dire tutto, sgamandolo. Non dirò quale.

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