8 settembre 2011

Rango

Dopo la fortunata serie dei Pirati dei Caraibi, la premiata ditta Gore Verbinski / Johnny Depp torna sui nostri schermi con un film di animazione computerizzata, Gore dietro la macchina da presa e Johnny impegnato a doppiare Rango, il camaleonte protagonista. Mentre la Pixar prende pizze in faccia da un po' tutti i critici del mondo con il suo nuovo Cars 2 (che non ho ancora visto, ma nemmeno il primo mi era piaciuto particolarmente), gli altri hanno finalmente re-imparato a fare dei film come si deve.

Rango mette in scena  la classica storia western (di cui riprende e reinterpreta anche l'ambientazione e i personaggi) dell'uomo solitario che trova una nuova comunità che lo adotta come eroe nonostante sia tutt'altro, finisce per rivelarsi il povero sfigato quale è, viene cacciato e finisce poi per redimersi (vabbe', spoiler, ma cribbio, si vede lontano un miglio dove andrà a parare il film). Quindi, tutto già visto e letto milioni di volte, ma è le variazioni sul tema sono originali e perfettamente in tono con l'ambientazione e i personaggi. Mi è piaciuto particolarmente come gli autori hanno reintepretato i personaggi classici del genere, come il fuorilegge al servizio dei cattivi o il saggio che dona perle di saggezza di difficile interpretazione (e doppiato da Timothy Olyphant).

Johnny Depp è un doppiatore eccellente e il suo Rango è un personaggio a tutto tondo, e anche il resto del cast (attori e animali comprimari) è all'altezza. Rango è un film di animazione estremamente piacevole, con una realizzazione tecnica che lascia davvero a bocca aperta, con alcuni dettagli che sembrano quasi reali, un'ottima regia e un uso dei colori davvero azzeccato. L'attenzione ai dettagli è minuziosa e ogni personaggio caratterizzato con grande cura.

P.S. Non ho idea di chi siano i doppiatori italiani, IMDb riporta quelli originali e non ho voglia di andare a cercare i nomi,

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