Stanco come non mai, ma sano e salvo.
Il primo giorno in terra giapponese mi ha già regalato due aneddoti simpatici. Aneddoti che condivido con voi, con vostra somma gioia, ne sono certo.
Aneddoto numero uno: in coda dietro di me al controllo passaporti all'aeroporto c'era Frankie Fredericks. E... basta, tutto qui. Non gli ho chiesto un autografo. Però è proprio bello dal vivo: alto, slanciato, sguardo intelligente...
C'era anche un altro tizio insieme a lui, che aveva sì un viso familiare, ma non abbastanza da riuscire a dargli un nome. Atleta pure lui, aveva pure la maglietta "Paris 03".
Aneddoto numero due: sul modulo per la richiesta del permesso di soggiorno temporaneo avevo messo "3 mesi" alla voce "Durata del soggiorno" e "Work" alla voce "Motivazione". Non l'avessi mai fatto: mi hanno tenuto lì per una ventina di minuti buoni, mentre chiamavano la mia ditta per assicurarsi che lavorassi davvero per loro e fatti del genere. Alla fine della fiera, tutto quello che il tizio ha fatto è stato sostituire 3 mesi con 90 giorni e "Work" con "Business". Eh, i giapponesi fanno le cose per bene, mica si scherza con loro...
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