Mother di Joon-ho Bong, autore di The Host tra le altre cose, appariva in molte delle liste dei film migliori del 2010, tra cui anche quella di Quentin Tarantino, per menzionarne una a caso. E in effetti queste apparizioni Mother se le merita tutte. Ma andiamo con ordine.
Doo-joon è un bel ragazzo, ma è anche un po' ritardato. Sta sempre in compagnia di Jin-tae, un coetaneo che gli è amico tanto quanto lo prende in giro per il suo handicap, e vive con l'apprensiva madre che vorrebbe tenerlo sempre con sé per proteggerlo dagli abitanti del piccolo paese dove vivono e dai mali del mondo. Una mattina una ragazzina del vicinato viene trovata morta sul tetto di un rudere abbandonato e la polizia arresta immediatamente Do-joon, convinta della sua colpevolezza e al quale strappano una confessione in pochi minuti. La madre tuttavia è certa dell'innocenza di suo figlio e farà di tutto per provarla.
Le premesse del film sono semplici, ma il suo svolgimento è tutt'altro che scontato e riserva più di una sorpresa. Per quanto non raggiunga mai vette di tensione insostenibile, Bong gestisce con abilità la storia danzando tra thriller, dramma famigliare e commedia, con flash di inaspettata e viscerale violenza. Non solo, Bong non manca di inserire elementi di satira sociale, melodramma e una vicenda che è una tragedia nel senso più greco del termine. La regia è precisa e puntuale, la cura dell'immagine è ai massimi livelli, la colonna sonora e la sua sinergia con le scene sono tra le migliori che abbia potuto apprezzare negli ultimi tempi.
Lasciando da parte le perplessità sul comportamento della polizia nel film (che valore legale può avere una confessione fatta da una persona chiaramente ritardata e al quale non è stato nemmeno assegnato un avvocato d'ufficio?), Mother è un film bellissimo, impreziosito dalla meravigliosa interpretazione di Hye-ja Kim nel ruolo della madre, bravissima e perfetta nel ritrarre la determinazione e le contraddizioni della donna.
Non che ci fossero dubbi al riguardo, ma Mother conferma ancora una volta l'altissima qualità del cinema sud-coreano ed è senza ombra di dubbio uno dei film più belli che abbia mai visto.
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