8 maggio 2011

Winter's Bone

Ree è la protagonista diciassettenne di Un gelido inverno, film indipendente co-sceneggiato e diretto da Debra Granik. La ragazzina è la colonna portante della sua famiglia: il padre è sparito in seguito alle accuse di essere un fabbricante di metanfetamina, la madre è poco più di un vegetale, non parla e non reagisce agli stimoli esterni in seguito a un non meglio precisato trauma e tocca a Ree accudire il fratellino e la sorellina. La famiglia vive sull'Altopiano di Ozark in una comunità chiusa e ostile, un mondo così alieno per i forestieri da sembrare quasi irreale. Se le cose non fossero già abbastanza dure, Ree e la sua famiglia rischiano di perdere la loro casa se il padre non si presenterà in tribunale da lì a pochi giorni... oppure se si avrà la conferma ufficiale della sua morte.

Ree, interpretata dalla bravissima Jennifer Lawrence, combatte in un mondo di adulti nel quale persino i famigliari sono dei nemici potenziali. La ragazza si scontra con un misto perverso di solidarietà e ostilità che sembra sempre a un passo dallo sfociare nella violenza. La regista dirige quello che inizialmente sembra un dramma famigliare, ma che poi si avventura con successo dalle parti del thriller noir. Spinta da una forza interiore incrollabile e da una tragica mancanza di alternative, Ree non si arrende e lotta per il bene dei suoi fratelli e di sua madre.

Sebbene i toni siano cupi e a tratti deprimenti, la storia di Ree comunica un velato e inaspettato messaggio di speranza e calore famigliare. Il film è intenso e, manco a dirlo, decisamente consigliato. Basta non pensare di farsi delle grasse risate mentre lo si guarda.

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