Cominciamo il post con la solita lamentela per il titolo "italiano", Easy Girl, che fa perdere il riferimento a "La lettera scarlatta" e usa il solito triste inglesismo per attirare i tordi? Ma no, dai.
Easy A è una commedia giovanile omaggio ai grandi classici del maestro del genere, John Hughes, ma anche a perle come "Schegge di Follia" e, perché no, "Pump Up The Volume". La protagonista è Olive, una diciassettenne che fa l'errore di raccontare a un'amica di aver un appuntamento con uno studente universitario immaginario pur di non andare in campeggio con lei e la sua famiglia. Da questa bugia innocente scaturisce una tempesta di menzogne di cui piano piano Olive si ritroverà prigionera suo malgrado e che coinvolgerà l'intera scuola.
Easy A è decisamente un film indovinato in tutti i suoi aspetti: il cast di personaggi di supporto è splendido, con in testa la famiglia di Olive che spicca per la presenza di un sempre meraviglioso Stanley Tucci che è dio qualsiasi cosa gli dicano di fare, la sceneggiatura combina perfettamente il racconto in flashback con i passi al presente, e l'umorismo è sempre piacevole senza mai scadere nel greve o scontato. Ma quello che lo eleva al di sopra della concorrenza è la presenza di Emma Stone nel ruolo di Olive, che si conferma bellissima e bravissima al suo primo ruolo da protagonista in un film di una certa importanza.
Easy A ricattura alla perfezione lo spirito di film come "Un compleanno da ricordare" e "Breakfast Club", modernizzandolo e adattandolo ai nostri tempi. Non solo, riesce anche a fare riferimento a "La lettera scarlatta" contestualizzando il famoso libro in una storia che, solo all'apparenza, non ha nulla a che spartirci.
Insomma, Easy A è uno di quei film che guardi con il sorriso stampato sulle labbra dall'inizio alla fine e che ti lascia di buon umore per il resto della serata.
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