Basato su un racconto autobiografico, sceneggiato dal Nick Hornby bravo di High Fidelity e non quello penoso di How To Be Good e diretto dalla danese Lone Scherfig, An Education è un film bello dall'inizio alla fine. Ma tanto, eh.
È bello perché trova un equilibrio pressocché perfetto tra commedia e dramma, perché ha dei personaggi adorabili e vivi, perché ci fa sentire un po' come si viveva nella Londra del 1961.
La storia è quella di Jenny, una sedicenne intelligente, convinta che la vita non sia solo studiare e annoiarsi. E proprio a fagiolo capita David, un trentacinquenne che la seduce con una vita fatta di concerti di musica classica, serate danzanti e viaggi a Parigi e per il quale la ragazzina metterà in discussione il suo futuro. Non solo, anche la famiglia di Jenny rimarrà ammaliata da quello che sembra essere un uomo troppo bello per essere vero.
Jenny ha la faccia di Carey Mulligan che diciamolo, si vede che non ha 16 anni da un po' di tempo, ma che cazzo, è così brava che si fa fatica a raccontarlo. Sarebbe ingiusto dire che la giovane londinese si porta sulle spalle il film, del resto c'è anche un Alfred Molina che rulla sovrano anche nel ruolo di un rigido padre di famiglia degli anni '60 senza tentacoli meccanici, ma la sua interpretazione spicca senza dubbio.
Insomma, An Education va visto, perché di film così belli non ce ne saranno mai abbastanza.
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