Ammetto subito la mia ignoranza: non avevo idea di che cosa fosse il Libro di Kells prima di vedere questo film e, ovviamente, ignoravo completamente che fosse un tomo realmente esistente, conservato nella biblioteca del Trinity College di Dublino.
Detto questo, The Secret of Kells è un film di animazione che inganna e che nasconde sotto un aspetto tanto dolce e puccioso una storia meno ovvia di quanto si possa sospettare. Quella di Brendan potrebbe essere a una prima occhiata la classica storia dell'adolescente che diventa, mentalmente e fisicamente, un adulto, ma gli elementi che fanno da contorno complicano la faccenda. Forse fin troppo, perché gli 80 minuti scarsi di durata fanno fatica a raccontare adeguatamente la vicenda, soprattutto nelle sequenze conclusive che sono un po' tirate via, ma la realizzazione estetica del film è così bella e ammaliante che alla fine non ci si fa davvero caso.
Il regista Tomm Moore pesca a piene mani dalla tradizione cristiana e dal folklore irlandese e li usa per creare una favola classica, impreziosita da un'estetica semplicemente meravigliosa che rende giustizia al libro da cui prende ispirazione e di cui riprende la forma prettamente bidimensionale del disegno su carta. Di film di animazione ce ne sono molti, ma pochi hanno un'identità e una forza tale da essere in grado di narrare attraverso le sole immagini, anche riducendo l'audio a zero, e The Secret of Kells è uno di questi.
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