Sottotitolo: Il Fumetto vs. Il Film. Sottotitolo del sottotitolo: Scott Pilgrim vs. Michael Cera.
Premessa doverosa. Scott Pilgrim vs. The World è uscito il 25 agosto qui nel Regno Unito, mentre in Italia esce a [ROTFL] fine novembre.
Per la trama facciamola semplice, dai: Scott Pilgrim è un film di un ragazzo che incontra una ragazza, con l'aggiunta di sette ex (di lei) intenzionati a uccidere Scott. Ah, è ambientato in Canada, a Toronto.
E il film?
Ora, generalmente io me ne strafrego di paragonare un film al materiale di origine, in questo caso il fumetto in sei volumi creato da Bryan Lee O'Malley e che è davvero spettacolare, pieno di riferimenti a una tonnellata di videogiochi e immerso totalmente nella cultura moderna e giovane, senza però ridicolizzarla o abusarne. Anzi, cerco deliberatamente di evitare di farlo perché sono convinto che un film debba piacere o meno per i suoi pregi e difetti. Però, e però, in questo fatico proprio a non farlo.
Prima di tutto perché c'è Michael Cera nei panni di Scott Pilgrim, scelta che mi ha convinto poco fin dall'inizio. Michael sembra davvero un pezzo di pane, e poi con quella faccia da pesce lesso che si ritrova è riuscito a mettere incinta Ellen Page in Juno, quindi massimo rispetto, però finora gli ho visto fare sempre fare una variazione dello stesso personaggio, un po' come Jesse Eisenberg, con il quale ha confessato in un'intervista di venire spesso confuso, e non penso che sia solo una combinazione. Michael Cera convince quando Scott è timido, sfigato e confuso, ma non fa altrettanto quando dovrebbe tirare fuori le palle come fa il suo personaggio nel corso del film. Verrebbe da urlargli "Sì, ok, però adesso incazzati sul serio e finiscila di fare finta". Il tutto è poi amplificato dal fatto che è circondato da un cast di giovani attori davvero bravi che finiscono per fargli fare una figura barbina.
Però forse sono un filino ingiusto con Cera, perché non è colpa sua se Scott Pilgrim è, molto semplicemente, scritto male. I dialoghi mancano di ritmo e mostrano solo a sprazzi la brillantezza alla quale il regista Edgar Wright ci aveva abituato in Shaun Of The Dead e Hot Fuzz. Il che sorprende, perché nel fumetto facevano spaccare dal ridere. Perché non accade lo stesso nel film? Forse la differenza sta nel fatto che mentre nel fumetto i combattimenti erano nettamente la parte meno interessante e l'interazione tra i vari personaggi era il suo punto di forza, nel film avviene il contrario. A salvare Scott Pilgrim sono una regia e un montaggio sorprendenti per creatività visiva e stilistica e una colonna sonora spettacolare a cui avrebbero dovuto lasciare decisamente più spazio.
Scott Pilgrim è come una ragazza bellissima che ti ipnotizza con la sua bellezza e con i suoi occhi, ma che poi ti fa cadere i coglioni di schianto appena apre bocca. Boh, forse mi aspettavo troppo, ma ci sono rimasto male, ecco.
Ora torno ad ascoltare la colonna sonora.
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